30 giugno

22 luglio

26 agosto

13 settembre

due date da definire per la sessione invernale

MODALITA' D'ESAME, FORMULAZIONE DEL VOTO E REGISTRAZIONE DELLO STESSO

L’esame di Istologia è un esame unico che comprende al suo interno la trattazione di tre sotto-materie: la citologia, l’istologia e l’embriologia. Queste materie vengono esposte a lezione in momenti diversi per facilitarne la comprensione e sistematizzarne la trattazione, ma vanno considerate come aspetti complementari dello stesso corso, e come tali vanno studiate. La comprensione approfondita di ognuna di queste materie non può infatti prescindere dallo studio delle altre due. Tale unicità si traduce nel fatto che la prova d’esame è unica, e il voto ufficiale dell’esame è uno solo. Questo significa anche che non è possibile affrontare l’esame tralasciando deliberatamente la preparazione di alcune materie. Per avere la sufficienza all’esame è necessario ottenere la sufficienza in tutte e tre le materie; questo perché è nostra convinzione che non si possa compensare una carenza in una materia, ad esempio citologia, con una ottima conoscenza di un’altra materia, ad esempio embriologia, ma che sia invece necessaria una conoscenza di minima in tutte e tre.

Da quest’anno l’esame di Istologia viene affrontato a terminale in aula informatica, tramite domande a risposta multipla e affini. Le modalità pratiche per affrontare l’esame sono descritte nell’apposito tutorial pubblicato nel moodle e liberamente accessibile agli studenti. 

PROVE PARZIALMENTE INSUFFICIENTI

Negli anni, per venire incontro alle esigenze degli studenti, e per facilitare il superamento della prova (che è obiettivamente impegnativa), abbiamo preso l’abitudine di concedere, a chi avesse affrontato l’intero esame e avesse ottenuto una insufficienza solo in una (o due) delle materie, di non ripetere tutto l’esame da zero, ma di ripetere solamente quella materia (o due). Questo ovviamente va considerato sempre e comunque nel quadro di quello detto sopra, e cioè della necessità di preparare almeno la prima volta l’esame nel suo complesso, senza “spezzettare” la preparazione, in modo da acquisire quella visione d’insieme che crediamo sia essenziale (e che si traduce comunque nella presenza di domande “ibride” nel compito, che stanno cioè a cavallo tra due materie). Qualora gli studenti contravvenissero a queste indicazioni, come in parte già avvenuto durante il primo appello, i docenti si riservano di ritornare alla vecchia modalità d’esame (sufficienza completa in un unico appello, oppure si ripete tutto).

Quando uno studente ottiene una insufficienza anche in una soltanto delle materie, il voto che viene registrato è “insufficiente”. Viene poi comunicato agli studenti quale parte eventualmente fosse sufficiente e quale no, e quindi quale parte andrebbe rifatta per completare l’esame. Questi voti parziali non vanno accettati o congelati in alcun modo, li teniamo buoni in automatico (virtualmente per sempre, anche se il regolamento indicherebbe il limite massimo di un anno, entro cui perciò chiediamo agli studenti di impegnarsi a completare l'esame). All’appello successivo (o all'appello in cui lo studente decide di completare l'esame, anche in un'altra sessione), lo studente ha due opzioni:

A) completare la (o le) materie mancanti. Lo studente implicitamente accetta il voto parziale sufficiente precedente, seleziona in sede d'esame il compito adeguato (ad esempio: “solo citologia” se deve rifare solo citologia, "citologia+embriologia" se deve ancora passarle entrambe) e avrà proporzionalmente meno tempo rispetto a chi affronta la prova completa (circa 25 minuti per cito oppure per embrio, 45 minuti per istologia). Quando ottiene un voto sufficiente anche in questa parte, il docente formula il voto finale pubblicandolo in uniweb e lo studente sceglie cosa farne (vedi sotto).

B) ripetere la prova interamente. Essendo il voto ufficiale della prova “insufficiente”, lo studente è ovviamente sempre libero di rinunciare ai voti parziali sufficienti e affrontare nuovamente l’intero esame, selezionando “esame completo” al nuovo appello. Questo equivale automaticamente al rifiuto dei voti parziali sufficienti precedenti (tutti quanti, non è possibile rinunciare ad un parziale, ad esempio embriologia, ma mantenerne un altro, ad esempio istologia), che da questo momento in poi non saranno più presi in considerazione. Lo studente ottiene quindi la votazione relativa alla nuova prova. ATTENZIONE: qualora il voto della nuova prova fosse inferiore a quello della prova precedente (che è stata rifiutata), si terrà come valido sempre e comunque il voto più recente.

NOTA BENE 1: nella seconda opzione, immaginiamo uno studente che abbia ottenuto la sufficienza in citologia al primo appello, e che ottenga la sufficienza anche in istologia al secondo appello, ma non ancora in embriologia. Al terzo appello le uniche scelte possibili sono: completare embriologia, oppure rifare tutto (I+C+E).

NOTA BENE 2: sarebbe buona abitudine se lo studente affrontasse la prova del vetrino contestualmente allo studio dell’istologia. Sebbene la prova del vetrino non verta sulla teoria, sono richieste comunque le conoscenze relative alla discussione delle strutture presenti nel vetrino (ad esempio: nel caso del vetrino della costa di neonato, non è possibile non conoscere il processo di ossificazione endocondrale nei suoi dettagli perché questo è strumentale a descrivere le diverse parti del preparato e a motivare le proprie affermazioni in sede d’esame).

FORMULAZIONE DEL VOTO, REGISTRAZIONE, RIFIUTO DEL VOTO SUFFICIENTE

Nel caso uno studente ottenga al primo appello la sufficienza piena, oppure completi l’esame in più appelli, il docente alla fine formula il voto finale prendendo in considerazione i parziali delle tre materie e il voto del vetrino. Il voto di citologia e quello di embriologia “pesano” ognuno per il 25%; il voto di istologia (scritto + vetrino) “pesa” per il 50%. Quando il docente pubblica ufficialmente il voto su uniweb, lo studente ha la facoltà secondo il regolamento di rifiiutare il voto, entro 7 giorni dalla pubblicazione.  Il voto del vetrino di norma viene tenuto valido anche in caso lo studente decida di rifiutare il voto dello scritto, perché incide al massimo per 1,5 trentesimi sul voto finale. Se lo studente non rifiuta il voto, allo scadere dei 7 giorni questo viene verbalizzato automaticamente.

In generale sconsigliamo vivamente agli studenti di rifiutare il voto, innanzitutto perché si tratta di un esame del primo anno molto impegnativo che richiede un tempo adeguato per la preparazione, quindi a meno che lo studente non abbia bisogno di una certa media per godere di una borsa di studio etc. ha poco senso accumulare ritardi fin dall’inizio visto il numero di esami che dovrete affrontare (e quindi l’ampia possibilità di rimediare e di alzare la media complessiva in seguito). In secondo luogo perché per nostra esperienza diretta sono stati più i casi di quelli che hanno ottenuto un secondo voto uguale o INFERIORE al primo, rispetto a quelli che sono riusciti a incrementare il voto in maniera sostanziale (seppure ci sono stati).

Se qualcuno decidesse di rifiutare un voto d'esame è pregato di comunicarlo al docente in modo che non ci siano problemi per l'iscrizione agli appelli successivi (comunicando SEMPRE il numero di matricola).

VISIONE DELLE PROVE D'ESAME

Alcuni studenti che hanno ottenuto un voto insufficiente chiedono di visionare l’esame assieme al professore. Sebbene le prove d'esame siano ovviamente registrate e tenute in archivio, i docenti concordano che la visione del singolo test con lo studente sia poco rilevante. Infatti nel caso di un esame scritto composto da domande a scelta multipla si può notare che le domande dei test sono formulate in modo da non avere difficoltà di comprensione da parte di uno studente con una preparazione media. L'individuazione, poi, della corretta risposta dipende direttamente dal livello di preparazione dello studente, come per altro evidenziato dal fatto che alcuni studenti riescano ad ottenere votazioni anche molto alte. Pertanto, sapere quale fosse la risposta corretta al quiz precedente non aiuterà lo studente ad affrontare il quiz successivo, anche perché le domande del test saranno formulate ogni volta diversamente. Infine, è importante che lo studente universitario acquisisca la capacità di giudicare in autonomia il livello della propria preparazione prima dell’esame, in maniera da poter organizzare la preparazione dei diversi esami nei tempi più consoni.

APPELLI ANNUALI

Ogni anno verranno fatti, salvo casi straordinari, 6 appelli, senza alcun limite al numero di appelli consecutivi che si possono provare.

Ultime modifiche: lunedì, 28 febbraio 2022, 16:21